Certe notti la strada non conta, quello che conta è sentire che vai (Ligabue)

Io penso che la rabbia debba essere manifesta.Io penso che non bisogna chiudersi in se stessi.

Io penso che le emozioni debbano esplodere, non implodere.

Io penso che le parole debbano essere pronunciate. 

Non bisogna annegare in un mare di rimorsi, in un mare di dimenticanze, in un mare di delusioni e ripensamenti. 

Io penso che bisogna urlare al mondo chi siamo noi. Cosa vogliamo noi. Cosa pensiamo noi. 

Io penso che bisogna esprimere anche il più piccolo parere.

Io penso che dobbiamo arrabbiarci, dobbiamo adirarci. Non rimanere fermi a pensare cosa gli altri potrebbero pensare di noi. Non tenerci tutto dentro e stare male, nasconderci.

Non esiste.

E soprattutto noi. 

Noi giovani. 

Noi che rimorsi e rimpianti non dobbiamo e non dovremmo averne mai.

Noi che tutte le pazzie dovremmo farle ora, perché poi è tardi.

Noi che dovremmo alzarci la mattina sperando in una giornata che possa cambiarci la vita.

Noi che la vita dovremmo stravolgerla ridendo ogni giorno di più.

Noi che di ogni secondo facciamo l’essenziale.

Noi che vogliamo cambiare il mondo e che alla fine nel nostro piccolo ci riusciamo.

Noi che abbiamo tutto il tempo e che però pensiamo che ogni minuto sia l’ultimo per goderci il momento.

Non rannicchiamoci nel nostro io interiore proprio adesso. 

Non pensiamo ai problemi, risolviamoli.

Non pensiamo al peso che dobbiamo sostenere. 

Fingiamo per un momento di essere leggeri e di viverla come viene questa vita, che in fondo siamo fatti proprio per questo… per viverla in maniera straordinaria ed unica.

Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.

(Italo Calvino)
Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica.

(Salvador Allende)

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